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mercoledì 5 ottobre 2011

Akita Inu


Akita Inu
CLASSIFICAZIONE F.C.I.
Gruppo 5:
 Cani Spitz e di tipo primitivo Sez. 5 Spitz asiatici e razze affini

L’Akita Inu ha origine in Giappone, più precisamente nella Prefettura di Akita, dove questo cane è definito "tesoro naturale del Giappone". Viene descritto dai giapponesi, nella loro maniera "filosofica" di descriver le cose, “prodezza naturale” per la sua caratteristica caratteriale principale: LA FIEREZZA, caratteristica che non deve assolutamente in un buon esemplare: il cane prode sta in piedi tranquillamente tenendo la testa alta e volge intorno a sé lo sguardo per mostrarsi in tutta la sua maestosità. Secondo la tradizione giapponese tale caratteristica viene definita: "In silenzio, tranquillo come la foresta, in azione è come un lampo".

CENNI STORICI SULL'AKITA INU

Originariamente, tutte le razze canine giapponesi erano di taglia piccola o media e non esisteva nessuna razza di grande mole. Scavi archeologici effettuati nell’Isola portarono alla luce scheletri e graffiti quasi completi di cani molto simili all’Akita con date a risalire al 3000 a.C. Tra quelli che sembrano essere stati i suoi antenati più importanti vi è il Matagi inu che viveva nell’ VIII secolo tra le montagne di Odate e veniva utilizzato soprattutto per la caccia all’orso e al cinghiale. La storia più recente risale all’era Edo(1616-1868), periodo in cui vennero scoperte ad Odate molte miniere d’oro e l’Akita da cacciatore dovette trasformarsi in guardiano vigile e sicuro. Nelle epoche a seguire molte furono le sue mansioni, divenne il cane della nobiltà, e ad alcuni soggetti venivano riservati appartamenti privati con domestici al loro servizio. Inoltre alla razza venne attribuito il privilegio di partecipare alle cerimonie religiose e di presenziare alle manifestazioni ufficiali. Divenne simbolo riconosciuto di fortuna e salute. Con il diffondersi dei combattimenti tra cani,verso la fine del 1800, il coraggio dell’Akita venne incrociato con la forza di cani più imponenti, molossoidi provenienti dall’occidente,quali Tosa e Mastini, Conseguentemente la taglia di questa razza aumentò e le caratteristiche associate con il tipo spitz furono perse. In seguito un epidemia di rabbia decimo gran parte di esemplari. Nel 1908 il combattimento dei cani fu proibito,tuttavia questa razza fu preservata e migliorata come razza giapponese di taglia grande. Nel 1920 quando decisero di curarsi nuovamente della razza, una commissione esamino i soggetti rimasti, ma non vi trovò la purezza cercata. Iniziò allora la sua cura e il suo recupero, nel 1931 il governo Giapponese incluse l’Akita ed altri cani autoctoni tra i tesori nazionali e il suo nome diventò ufficiale e definitivo. Durante la Seconda Guerra Mondiale(1939-1945) era uso comune utilizzare i cani come fonte di cibo e di pelliccia per l’abbigliamento militare .La polizia ordinò la confisca e la cattura di tutti i cani eccetto i pastori tedeschi che venivano utilizzati per scopi militari. Alcuni appassionati cercarono di contravvenire all'ordine incrociando i loro cani con i pastori tedeschi oppure attentamente nascosti dai loro proprietari nelle campagne.

Quando la Seconda Guerra Mondiale finì, gli Akita erano stati drasticamente ridotti di numero ed esistevano in tre distinti tipi:
- Akita Matagi
- Akita da combattimento
- Akita da pastore.
Questo creò una situazione molto confusa per la razza.Akita Matagi
Nella prima manifestazione cinofila del dopo guerra nell’aprile del 1948 all’Akita show parteciparono alcuni dei soggetti sopravvissuti, si erano create due linee definite una pura (Ichinoseki) e l’altra nata dai meticciamenti ( Dewa). Durante il processo di restaurazione della razza pura, Kongo-go,un cane della linea dewa,le cui caratteristiche mostravano l’influenza del Mastiff e del Pastore Tedesco,ebbe un periodo breve,ma enorme,di popolarità. Tuttavia sensibili ed appassionati eruditi non approvavano questo tipo come vera e propria razza giapponese così si sforzarono di eliminare il sangue di razze estranee facendo incroci con gli Akita Matagi con lo scopo di ristabilire la razza pura originaria. Alcuni soggetti furono importati dai soldati americani definendo così l’allevamento negli Stati Uniti della razza oggi riconosciuta di recente nei paesi della FCI come Akita Americano. Mentre in Giappone, iniziò l’accurato recupero della razza ritenuta pura sino ai giorni nostri.
CARATTERI GENERALI DELL'AKITA
Cane di grande mole e di forte costituzione,ben proporzionato,con ossatura robusta. Caratteristiche sessuali secondarie nettamente marcate. Grande nobiltà e dignità unite ad una grande semplicità.
PROPORZIONI IMPORTANTI
La visione laterale della normale posizione naturale dell’Akita mostra linee ed angoli di ogni parte che sono in armonia fra loro e sono corretti. Questa posizione mostra correttamente gli angoli della testa e del collo,la linea dorsale,la giusta posizione delle zampe e l’attaccatura della coda ben arricciata. Il rapporto fra l’altezza al garrese e la lunghezza del corpo(dall’estremità della spalla all’estremità della natica) è di 10 a 11,ma le femmine hanno un corpo leggermente più lungo rispetto ai maschi. I piedi devono essere ancorati su linee parallele le une con le altre in entrambi le direzioni,sia dal punto di vista frontale che laterale. Nella visione frontale del cane le proporzioni,la forma e la struttura della testa,del collo,del petto,dei gomiti,delle zampe anteriori e dei piedi appaiono fondamentali. Gli aspetti da tenere in considerazione sono l’armonia e l’equilibrio tra il collo spesso e muscoloso,la testa ben costruita,il petto ben sviluppato e le forti zampe che sostengono il tutto. Le articolazioni dei gomiti devono avere un’attaccatura corretta e i piedi anteriori devono essere rotondi,con polpastrelli spessi e solida ossatura. La distanza tra le zampe anteriori deve essere giusta.,se è troppo grande o troppo stretta la configurazione complessiva del corpo risulterà poco solida. Le gambe corte, con ossatura troppo pesante o troppo leggera o i piedi piatti indicano mancanza di forza. Visti da dietro,sono importanti la distanza tra i piedi posteriori e la struttura delle zampe posteriori in relazione all’ampiezza del quarto posteriore. I muscoli degli arti posteriori devono essere molto tonici in modo che mostrino salute e vigore. Le zampe posteriori, viste da dietro devono essere dritte con i garretti rivolti né all’interno(garretti vaccini) né all’esterno(a mazza da hockey). Zampe posteriori dritte ma troppo ravvicinate non sono
desiderabili. Garretti vaccini,zampe a mazza e zampe troppo vicine sono tutte caratteristiche che indicano debolezza.

COMPORTAMENTO E CARATTERE

Calmo, fedele, docile e ricettivo.

LO STANDARD DELL'AKITA INU

TESTA

Akita Inu
La struttura di ogni parte della testa contribuisce a dare un’espressione di maestosità,dignità e semplicità estetica. La posizione e l’armonia della testa sono parte importante per la struttura complessiva.
Regione cranica
Cranio: ben proporzionato rispetto al corpo,fronte ampia con un solco frontale ben marcato,senza rughe.
Stop: definito.
La linea lungo la canna nasale dovrebbe essere quasi parallela a quella del cranio,l’angolo dello stop deve essere moderato. La profondità dello stop insieme alla costruzione della fronte è un elemento critico della testa dell’Akita.
Regione facciale
Tartufo: grosso e nero. Una leggera e diffusa mancanza di pigmento sul naso è accettabile solo nei cani bianchi ma il nero è sempre preferito.
Muso: potente,di media lunghezza e forte,con base ampia,si affina leggermente verso il naso,ma senza diventare appuntito. Canna nasale dritta.
Mascelle e denti:
 denti forti con chiusura a forbice.
Labbra:
 tese.

Se le labbra sono troppo tirate all’indietro il cane perde quella dignità che è una delle più importanti caratteristiche dei cani giapponesi. Il muso ideale è di forma circolare,che conferisce alla testa la classica pienezza e l’espressione desiderata senza nessuna rilassatezza o mollezza delle sue parti.
Guance:
 moderatamente sviluppate.

Occhi: relativamente piccoli,di forma quasi triangolare con l’angolo esterno rivolti verso l’alto, moderatamente distanziati,di colore marrone scuro:più il colore è scuro più è apprezzato, gliocchi di colore chiaro fanno mancare di dignità l’espressione del cane. La forma e l’espressione degli occhi denotano il temperamento del cane ed hanno un’influenza decisiva sull’espressione globale di dignità e maestosità del cane. La formadell’occhio è quella di un triangolo scaleno con il lato più lungo posto orizzontalmente. L’angolo interno è profondo e la linea della palpebra inferiore si estende verso l’alto con l’angolo esterno direttamente sotto l’orecchio. Quando la distanza tra gli occhi è troppo ridotta l’Akita assume un’espressione severa e sospettosa. Se sono troppo distanti l’espressione non è vigile e intelligente.
Orecchie: relativamente piccoli,spessi,triangolari,come un triangolo scaleno,leggermente arrotondati in punta,abbastanza distanziati,eretti e portati un po’ in avanti. Se l’attaccatura degli orecchi è troppo alta,la distanza tra di essi è troppo ravvicinata; se l’attaccatura è troppo bassa la tendenza è verso le così dette Kanzashi Mimi(orecchi a spilloni ornamentali per capelli),ossia sono orecchi il cui padiglione è rivolto lateralmente invece che frontalmente e possono essere portati rivolti verso l’esterno(orecchi ad aeroplano).L’orecchio corretto è quello in cui una linea perpendicolare che parte dalla punta passa attraverso la base del triangolo. L’angolo dell’orecchio è acuto rispetto ad una linea orizzontale. Quello ideale è approssimativamente parallelo all’angolo del collo. Se l’angolo è troppo ampio,cioè se gli orecchi sono troppo eretti,l’espressione manca di concentrazione. D’altro canto,se l’angolo è troppo acuto l’espressione è fiacca e senza spirito.
Collo
Grosso e muscoloso,senza giogaia,ben proporzionato con la testa. Nella visione laterale linee ed angoli della testa sono molto importanti.

TRONCO

Dorso: dritto e solido.
Rene: ampio e muscoloso.
Torace: profondo, petto ben sviluppato, costole leggermente cerchiate.
Ventre: retratto
Coda: Attacco alto,coda grossa e piena,portata vigorosamente arrotolata sul dorso. La coda dell’Akita è simbolo di dignità e bellezza contemporaneamente,deve essere grossa e ben arricciata. La coda abbassata deve raggiungere all’incirca l’articolazione al garretto. Le code corte,di solito, non sono sufficientemente arrotolate mentre quelle troppo lunghe tendono ad essere non ben definite all’estremità. Ci sono vari tipi di ricciolo:ricciolo a sinistra,ricciolo a destra,ricciolo Taiko Maki (ricciolo a tamburo o pieno) e ricciolo doppio. Ma anche code appartenenti allo stesso tipo non sono sempre uniformi. Alcune sono piccole con un ricciolo troppo stretto,altre sono arrotolate lateralmente e appoggiate sul fianco. Ci sono anche code che non hanno un ricciolo sufficiente e sono dette Nage-o. La forma ideale dell’Akita deve avere un’attaccatura alta e deve formare un’ellisse che sia parallela agli angoli delle altre parti del corpo,in modo particolare al collo,il ché la rende una visione molto piacevole. Code con attaccatura alta,larga e ben arrotolata,insieme ad orecchie erette, inclinate in avanti sono componenti importantissime dell’Akita tipo.

ARTI

Arti anteriori
Spalle:Leggermente oblique e ben sviluppate.
Gomiti:ben aderenti al tronco.
Avambracci:dritti e di grossa ossatura
Le zampe anteriori devono sia sostenere la testa massiccia,il collo grosso e il petto robusto,sia permettere sforzi e veloci movimenti in tutte le direzioni.
Arti posteriori
: Ben sviluppati, forti, leggermente angolati. Le zampe posteriori provvedono alla forza e alla spinta necessaria per il movimento in avanti. La struttura corretta richiede muscoli potenti,vigorosi e tonici.

Piedi: Grossi, rotondi, arcuati e chiusi. Sia i piedi anteriori che posteriori devono essere compatti chiusi, flessibili e spessi.

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